Teatro e Storia

CHI SIAMO


Direttore responsabile:

Mirella Schino

Redazione:

Matteo Casari, Raffaella Di Tizio, Doriana Legge, Samantha Marenzi, Francesca Romana Rietti, Gabriele Sofia Valentina Venturini, Aldo Roma

Redattori emeriti: Eugenio Barba, Eugenia Casini Ropa; Clelia Falletti; Jean Marie Pradier; Franco Ruffini; Nicola Savarese. Fabrizio Cruciani (1941-1992), Claudio Meldolesi(1942-2009) e Ferdinando Taviani (1942-2020) sono stati fondatori di «Teatro e Storia» insieme a Casini Ropa, Ruffini, Savarese, Daniele Seragnoli.

Comitato scientifico:

Paul Allain; Marie-Christine Autant-Mathieu; Monika Blige; Vicki Ann Cremona; Raphaëlle Doyon; Zofia Dworakowska; Maggie Gale; Stefano Geraci; Raimondo Guarino; Stefan Hulfeld; Patrick Le Bœuf; Annelis Kuhlmann; Lluís Masgrau Peya; Jan Lazardzig;


«Teatro e Storia» è una rivista di studi teatrali open access, indicizzata in ISI WEB OF SCIENCE. È stata fondata nel 1986 da Fabrizio Cruciani (1941-1992), Claudio Meldolesi (1942-2009), Ferdinando Taviani (1942-2020), Franco Ruffini, Nicola Savarese, Eugenia Casini Ropa e Daniele Seragnoli. A partire dal 2000 alla casa editrice iniziale, il Mulino, di Bologna, è subentrato l’editore Bulzoni, di Roma. Mirella Schino dirige la rivista dal 2003. Benché la redazione abbia conosciuto profonde trasformazioni, una delle sue caratteristiche rimane quella di essere un ambiente di studi comuni, di scambi e di discussione per un modo complesso di studiare la storia del teatro, che privilegi l’interesse per gli uomini e le donne nel teatro, più che per teorie astratte o per poetiche. Al centro degli interessi di questa rivista più che poetiche o teorie astratte stanno esseri umani, persone di teatro come spettatori, importanti o sconosciuti. Quello che inseguiamo nella storia sono i loro comportamenti in scena, sotto forma di tecniche, abitudini, scelte, e nella vita: cioè scelte, strategie, relazioni, battaglie. Siamo interessati al rapporto del teatro con la storia del loro tempo, e a quello tra spettacoli e memoria degli spettatori. Indaghiamo la cultura degli attori quanto quella del pubblico. Per questo, oltre ai saggi, pubblichiamo “lettere” di persone di teatro, che sono testimonianze sulle loro esperienze tali da poter interessare tutti gli altri, e pubblichiamo storie di vita in cui, attraverso un racconto individuale, si testimonia un’epoca o un problema. Questione prioritaria per «Teatro e storia» èinoltre la volontà di essere palestra per studiosi più giovani come per studiosi affermati. Anche per questo, nel 2009 abbiamo adottato il sistema «peer review».

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